Squadre che dopo una logorante stagione su e giù per l'America, cominciano un percorso dove, a piccoli passi, camminano parallelamente sedici franchigie che vogliono alzare un trofeo e indossare un anello, simbolo del matrimonio tra loro e il successo.
Arrivare a vedere un inizio di semifinali di Conference così ci fa piacere, soprattutto per chi è amante delle sfide e dello spettacolo.
Chicago che, nonostante le sette partite contro i Nets (e i mille infortuni), arriva a Miami e batte i campioni in carica, Indiana che espugna il MSG con una prestazione di squadra maiuscola, Memphis che continua a stupire e a giocare bene in attacco quanto in difesa e Golden State che vince con una sfrontatezza e una vitalità che ti vien quasi voglia di vedere gli Spurs andare a casa, nonostante siano sempre lì e ancora i favoriti.
Adesso due trasferte per chi ha il vantaggio in Gara-7, con l'ansia di chi sa che non può permettersi di non vincerne almeno una, pena una mazzata psicologica difficilmente curabile.
Da noi a parte quel fenomeno di Clash che riesce a vincere 0-2 con Golden State-New York, la situazione è in perfetta parità. Le dinamiche delle due partite (NYK e Miami hanno strapazzato gli avversari in Gara-2, Memphis e Golden State si son riprese dopo la prima sconfitta) hanno modificato gli esiti, tenendo conto anche che si giocava a campi invertiti rispetto a FantaGara1.
Ibarronda-forzagenoa si son giocate San Antonio ma nonostante ciò sono in parità, le altre han puntato su OKC priva di Westbrook o Melo che probabilmente si schianterà in finale di conference con Miami.
Ma è già tutto scritto?
Da queste prime due sfide sembrerebbe proprio di no...