Una finale d'elite, ma a vincere è la piccola Polonia
klide - 26/10/14, 12:48
Il titolo è fuorviante: un mix di realtà e Fantasportal.
Leggi le semifinali della competizione mondiale maschili e ti ritrovi mostri sacri del sito come burik,garkal,kobefree e TheOne. In rigoroso ordine alfabetico.
Leggi le semifinali del campionato Mondiale e vedi Brasile, Francia, Germania e Polonia. Niente Russia? Niente Italia? Serbia? USA?
Una competizione sfiancante e ricca di partite, ma che hanno un po' disperso il senso della Coppa. Formule bizzarre, qualificazioni un po' discutibili...ma il più forte vince.
Stavolta è stata la Polonia, non più sorprendente da qualche anno (grazie anche al lavoro di Anastasi), in grado di colmare il gap con il Brasile grazie al pubblico amico. Un cammino che li ha portati dritti dritti dal più forte e che li ha consacrati davanti ad un palazzetto gremito in ogni ordine di posto.
Loro a festeggiare quarant'anni dopo il successo mondiale del 1974, TheLittleOne a consacrarsi padre fantasportivo vincente, una volta per tutte.
Gioca scoprendo, azzardando, puntando sul meno quotato. Come piace a lui. Davanti ha un burik a muro che non gli fa vedere nulla, se non la possibilità appunto di vincere con la underdog Polonia. Il Brasile è il Brasile.
Niente sconti, niente aiutini dall'alto: stavolta il Brasile maschile (così come il femminile) torna a casa con le ossa rotte di fronte ad un traguardo importante. Quest'anno i carioca dello sport hanno solo delusioni. Saudade per loro.
La sfida per il bronzo, medaglia meno importante ma che in questo caso valeva quanto un oro, era tra kobefree-garkal: sfida fantaspaziale. Stravince il re della NBA, dimostrando avere le palle. Di tutti i tipi.
D'altronde garkal aveva partecipato senza troppe pretese, non gli si poteva chiedere di più.
Cosa che invece chiedevamo alla nostra Nazionale, uscita con le caviglie (di Zaytsev) rotte e con una involuzione quasi preoccupante, dopo la bella estate e i proclami a giocarsela con tutte. Berrutto ha le sue colpe, i vivai poco presenti forse anche. Di sicuro c'è che bisogna lavorarci un po', perchè in Europa facciamo discretamente, ma non riusciamo a colmare il gap a livello Internazionale.
Appuntamento al 2018.
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