Che quest'anno non sarebbe stata una stagione come le altre si sapeva, ma è sempre una sorpresa capire i protagonisti di tale cambiamento.
Certo, si son giocate solo una settimana di gare, ma qualche indicazione la si può già dare; partiamo dai campioni di Dallas, autori di un 1-4 da spavento, visto che l'unica vittoria l'hanno ottenuta in casa contro i modesti Raptors (ahimè) che però se la son giocata fino all'ultimo quarto. Diciamo che il gioco con i nuovi innesti va perfezionato e non poco.
Le luci dei riflettori vanno quindi tutti puntati sui baby-Thunder, che con un 5-0 (battendo Orlando e Dallas) nella prima settimana lasciano intendere che quest'anno vogliono le Finals. Buon inizio degli Spurs e di Portland, che non so dove trova la risorse visto i mille infortuni dei suoi uomini-franchigia. A Los Angeles si respira un aria neutra, frutto del 2-2 dei Clippers (bene Paul-Griffin-Jordan, ma la difesa va sistemata) e del 3-3 dei Lakers (Kobe sta faticando già adesso con mille acciacchi, mi immagino alla fine di un tour de force come quello che aspetta i gialloviola da qui ad Aprile). Bene Denver, le altre ancora da decifrare.
Nell'altra conference i vice-campioni di Miami sembrano finalmente aver capito come far coesistere i tre big in un concetto di squadra: più grinta e maggior coinvolgimento di Bosh, sfruttamento quasi allo svenimento del contropiede e responsabilità maggiori a Chalmers come play e Antohny-Battier in difesa. Difficile capire se Chicago e Orlando (4-1) saranno in grado di costituire una minaccia nel periodo caldo dei playoff. Intanto basta qualificarsi, cosa che New York e Atlanta sembrano in grado di conquistare. Bene Indiana, maluccio Boston. Washington senza parole.
Per essere la prima settimana abbiamo già il 50% di voi che ha sbagliato una delle due scelte, ma la strada è ancora lunga e il meglio deve ancora venire(cit.)