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cianfa88 - 07/11/09, 12:49
Mentre il cittadino comune attende con ansia il sabato o la domenica notte, o perché ha un appuntamento galante con una graziosa dama, o perché ha in programma una serata alcolica, o per mille altri motivi, per noi malati di sport e fantasport il weekend rappresenta la massima concentrazione possibile di godimento sportivo. Molti di noi attendono così con impazienza i risultati di Milwakee, Golden State e New York dei prossimi giorni: siamo certi che quando la biondina approcciata alla festa si concederà discintamente a voi, la vostra mente sarà in realtà nei verdi campi del Tennessee, o nelle sterminate foreste del Minnesota, soffrendo con i vostri beniamini.
Dopo i doverosi complimenti a Sciupà, ancora imbattuto in quanto a sconfitte (0-4) e il cui unico successo fantasportivo pare sia avermi battuto nell’Eroica di ciclismo, mi accorgo con sorpresa che nessuna squadra dell’NBA è rimasta a punteggio pieno. Stanotte infatti i Celtics hanno perso in casa contro i Suns, ma continuano comunque a comandare la lega con il miglior record.
Anche se il baraccone è partito da sole due settimane, già le favorite sono in fuga. I Celtics sono tornati schiacciasassi, i Lakers aspettando Gasol vanno avanti con in scioltezza, i Nuggets danno spettacolo, i Magics si stanno confermando anche dopo lo scambio Turkoglu-Carter.
Chi sta facendo un po’ più di fatica è Cleveland, ma è da mettere in conto con l’arrivo di Shaq. Ecco, diciamo che le sorprese maggiori sono i Suns e gli Heat. Phoenix ha ritrovato il gioco bim bum bam dei bei tempi di D’Antoni, e se la schiena di Nash reggerà potranno farsi strada. Miami con un super Wade sta finalmente trovando un discreto rendimento di Jermaine O’Neal, ma non credo possa continuare con questre prestazioni.
Un complimento agli Houston Rockets, la squadra (personalmente) più bella da veder giocare. Coach Adelman ha fatto di necessità virtù e senza i big McGrady e Yao ha impostato un vero gruppo che gioca di squadra: giocatori che sanno veramente di pallacanestro, e sopperiscono con il cervello ai limitati mezzi fisici o atletici, come il grande Luis Scola, o il mini-play Aaron Brooks o anche l’ex laker Ariza. Non sarà facile per loro durare per tutta la stagione, ma per ora vanno forte.
Oltre alle squadre da lotteria per definizione, male per ora anche Detroit e New Orleans.
Uno sguardo ai nostri amati italiani, consapevoli che ci potranno allietare in nazionale della loro presenza (fastidio e disperazione, disperazione e fastidio). Toronto va bene, Bargnani idem: ormai si è ben adattato al gioco NBA, e temo che sia definitivamente perduto per l’Italia. Belinelli sta un po’ faticando a trovare minuti con continità, ma quando gioca lo fa benino.
Capitolo Gallinari. Ecco, Danilo è il giocatore su cui personalmente punto di più. Ha tutto per esplodere, sia oltreoceano che con la canotta azzurra: fisico, tecnica, leadership, cuore e cervello. Un giocatore moderno ideale. Peccato che giochi in una squadra in macerie, ma almeno ha la possibilità di fare esperienza. Per ora è il giocatore con più tiri tentati dell’NBA, con oltre il doppio dei tiri da due. Mike D’Antoni lo sta facendo giocare quasi esclusivamente fuori dall’arco, con ottime percentuali certo, ma Danilo ha tutte le potenzialità per essere un giocatore multidimensionale, speriamo che non si fossilizzi troppo sul tiro da tre.
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