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Basket - NBA: le news

Week 6 - Really?

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klide - 07/12/15, 11:11

Le irreali percentuali al tiro di Stephen Curry, le prestazioni monstre di Paul George (sì, quello che si era disintegrato una gamba l'anno scorso), l'impressionante costanza di triple doppie di Westbrook.

Tutto bello, bellissimo. Altri motivi per amare questo sport, dove Golden State è 12-0 ma pochi si accorgono che dietro San Antonio è pronta a farsi vedere quando sarà il momento (nel frattempo amalgama sempre più Aldrige al suo gioco), così come del fatto che l'Ovest sembra diventato l'Est, visto che l'ottava ha un record con più sconfitte che vittorie. Al contrario nella costa più vicina all'Europa si viaggia a ritmi alti come mai negli ultimi tempi: Detroit è ottava con 12-9 di record.

Ed ecco che mentre tutto ciò accade, rispuntano i fasti di una vecchia decaduta come Miami: Wade e Whiteside, insieme al rientrante Bosh, stanno rimettendo in ordine il puzzle distrutto dall'addio di Lebron. E l'anno prossimo potrebbero aggiungere un altro pezzo da 90, se Wade si abbassasse drasticamente lo stipendio.

Chi invece ha pensato bene di togliersi a libro paga per dare un futuro alla franchigia è il Black Mamba: c'è chi lo ha amato e chi lo ha odiato, ma nessuno può togliere ciò che i numeri dicono.
Sia con l'8 che con il 24 Kobe ha rappresentato un'era, quella del post-Jordan, in cui la gente era in cerca di un'identità. E molti l'hanno trovata in lui. Adesso, dopo i brutti infortuni e un'età non più rosea, ha capito che è meglio alleggerire il monte salari dei Lakers, che si sta trascinando a fondo non potendo andare sul mercato a prendere altri campioni su piazza.
Ed ecco che il giro dei palazzetti per salutare il beniamino di (quasi) tutti è iniziato prima a Charlotte, poi a Phila e Detroit. Con prestazioni di commiato più o meno da sottolineare. Come lui stesso ha detto "Se il mio cuore e la mia mente sono ancora pronti, il mio corpo sa che è ora di dire addio".

Un saluto a te e grazie di aver regalato emozioni a questo sport.

A proposito di emozioni, un'altro stato d'animo vi accompagnerà nei prossimi minuti se vedrete il nostro abituale video che, non volendo pubblicizzare Shaq, chiamerò "Mai dire Basket"

 

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