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Tennis - Circuito maschile ATP: le news

Tutto scorre lungo i soliti binari

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- 22/01/08, 01:04

È trascorso abbastanza anonimamente il quarto turno degli Australian Open, tanto anonimamente che nemmeno questo commento avrà un indirizzo preciso. Sarà banale, come banali sono state le partite che si sono susseguite sui campi oceanici in questi due giorni.
Cominciando da Roger Federer, che qualche buontempone credeva potesse essere impensierito da Tomas Berdych, alla luce soprattutto della difficile sfida da cui lo svizzero era uscito vincitore contro Janko Tipsarevic, il quale è giunto alla terza lettura de L'Idiota di Dostojevski. Definisco buontemponi tutti quelli che ritengono Berdych un giocatore di talento eccelso, poiché, parafrasando Tommasi, il talento è sicuramente una dote positiva, ma è ancora più positivo se si è in grado di mostrarlo: il ceco è ben lungi dal meritare una tale etichetta. A meno che tre dritti di buona potenza piazzati sulla riga non siano sinonimi di talento: rivaluterei, nel caso, Daniel Gimeno Traver.
L'elvetico ha ovviamente espletato la pratica in tre set, meritandosi l'ennesimo accesso ai quarti di finale di un torneo dello Slam. James Blake ha superato anche lui in tre parziali Marin Cilic, classe 1988, giocatore di buona sostanza che ha saputo mettersi in luce, sotto il sole di Melbourne. Quella tra Djokovic e Ferrer, l'altro quarto di finale della parte alta, sta oramai diventando una classica, essendo il quinto incontro tra i due negli ultimi dieci mesi: le vittorie sono state equamente divise ed entrambi avranno le loro chances per giocarsi un posto nella semifinale di giovedì contro Federer.
Meno scontato il pronostico della parte bassa, con Kohlschreiber che dopo aver colto l'attimo contro Roddick viene irretito dal biondo finnico Jarkko Nieminen - un tennista che viaggia sempre a fari spenti, nonostante la tonalità dei capelli - chiamato ora all'arduo compito rispondente al nome di Rafa Nadal, graziato dal ritiro di Paul Henri Mathieu in ottavi di finale più per le energie risparmiate che per le eventuali probabilità di sconfitta. Il derby francese (terra in cui sta per aver inizio l'Itf femminile di Grenoble, torneo più importante della settimana) è invece stato vinto da Jo-Wilfried Tsonga - che diverrà così top-30 ATP - mentre Gasquet conferma tutta la sua fragilità psicologica nei derby nazionali, anche se va detto che qualche parolina al suo coach bisognerebbe dirgliela, visto come Richard ha impostato il match. Per Tsonga prossimo avversario, già nella giornata di domani, sarà il russo Mikhail Youzhny - che torna ad essere un top ten dopo la breve apparizione della scorsa stagione - anche lui vincitore di un derby, in questo caso piuttosto lato, vista la posizione quasi apolide di Kolja Davydenko.

Nel nostro torneo continua l'assolo di FATINA, agevolato dall'aver utilizzato, nell'ordine, il numero uno, il numero tre, il numero quattro e il numero due del ranking ATP. Scelte eufemisticamente scontate, che però gli precludono di fatto le chances in ottica di vittoria finale. I galloni di favorito passano quindi a maxgalle, che ha invece ancora a disposizione Djokovic, Nadal e Federer. Ma non è detto che siano questi i giocatori giusti - oppure sarà questo l'ordine - da schierare per portarsi a casa il primo Slam dell'anno.

Modificato da fede - 22/01/08, 10:08

 

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