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Calcio - Serie A: le news

Il campionato della pace

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MANKANA - 30/11/11, 14:41

IL PUNTO SUL PRESENTE

Non come quel buffo e impossibile tavolo organizzato da Coni e Figc.
Qui si parla di campo e il campo ci dice che questo è un campionato bellissimo in cui tutti o quasi possono nutrire speranze, siano di campionato, di Europa che conta, di Europa minore o di salvezza.
Quasi un terzo di stagione e l'unico vincitore è l'equilibrio accompagnato da sprazzi di calcio divertente ed errori arbitrali rari e sparsi a vanvera e non è poco.
Calcio divertente ma non di qualità beninteso, il 3-3 di ieri sera è figlio di clamorosi errori e disattenzioni no di colpi di classe e giocate fantastiche, come dire, più importanti Bonucci e Pirlo, Aronica e Campagnaro rispetto a Pandev e Matri.
Questo livellamento, questa mancanza di difensore e di difese cosi organizzate però portano divertimento ed equilibrio, quindi ben vengano, ma nessuno si sogni di dire che è un calcio migliore, non sarebbe vero.



UN TUFFO NEL PASSATO

1995-1996
Una rapida ricerca porta a risultati sorprendenti, sono 15 anni che i primi due posti del campionato non sono ad appannaggio delle due squadre più titolate d'Italia.

Lo scudetto del 1996 rappresentò l'ultimo atto del decennio d'oro del Milan, periodo costellato di successi a ripetizione in campo nazionale e internazionale. Dopo questo ennesimo titolo, il quarto scudetto in cinque anni, Fabio Capello lasciò la squadra, destinazione Real Madrid, e molti campioni quali Franco Baresi e Mauro Tassotti arrivarono agli sgoccioli della loro luminosa carriera. Il ricambio generazionale si sarebbe rivelato alquanto arduo per la società milanese.
Il campionato partì il 27 agosto 1995, con il Milan rinforzato in attacco dagli acquisti di Roberto Baggio e della stella del Paris Saint-Germain George Weah, e la Juventus campione uscente grandi favorite per il titolo, mentre destavano curiosità il Cagliari di Giovanni Trapattoni, la nuova Inter del neo-presidente Massimo Moratti, figlio di Angelo, e le seconde classificate del campionato precedente, la Lazio e il Parma, altamente competitive grazie agli onerosi finanziamenti dei loro proprietari Sergio Cragnotti e Callisto Tanzi, oltre che a giovani promesse del vivaio come Alessandro Nesta per i romani e Gigi Buffon per i ducali, che schieravano anche il neoacquisto Fabio Cannavaro.
Il torneo iniziò sotto il segno del Milan, che passò in testa da solo già alla quarta giornata, seguito da Juventus e Napoli. Il 15 ottobre, battendo la Juventus a San Siro, i rossoneri diedero avvio alla crisi dei campioni in carica che, pur ottenendo grandi soddisfazioni in Champions League, si ritrovarono ai margini della lotta per lo scudetto in ambito nazionale. All'ottava giornata il Milan fu raggiunto in testa dal Parma e il pareggio nello scontro diretto del Tardini del 19 novembre, permise l'avvicinamento al vertice di Lazio e Fiorentina. I viola, dopo un tentativo di fuga da parte del Milan, arrivarono a -1 dai rossoneri il 17 dicembre: la domenica successiva lo scontro diretto del Franchi terminò 2-2 e lanciò i rossoneri, che vinsero il girone d'andata dopo il pareggio di Cremona, il 14 gennaio, con un punto di vantaggio sui toscani e tre sul Parma.
Nel girone di ritorno i rossoneri accelerarono e, nel giro di poche domeniche, staccarono nettamente i rivali: solo la Fiorentina cercò di rimanere in corsa, ma si ritrovò ormai troppo in ritardo rispetto alla capolista: un disperato tentativo di riavvicinamento della Juventus nel finale non impensierì troppo i rossoneri che, battendo il 28 aprile i viola di Claudio Ranieri, conquistarono il loro quindicesimo scudetto con due giornate d'anticipo.
Poco interessanti l'esperienza di Trapattoni alla guida del Cagliari, che durò poche giornate, e il campionato dell'Inter, ripescata in Europa solo dopo la conclusione del torneo grazie al successo della Juventus in Europa.
In coda cadde in Serie B il Torino, in piena crisi societaria, mentre al Bari non bastarono i 24 gol del bomber Igor Protti, capocannoniere del campionato in coppia con il laziale Signori. Scesero tra i cadetti anche Cremonese e Padova, già ultime al termine del girone d'andata. Si salvarono le quattro neopromosse, tra cui un Vicenza ritornato in A dopo 16 anni di assenza.

ME LO RICORDO TUTTO....COME FOSSE IERI....


P.S. preferisco non commentare un gioco in cui in testa c'è uno del Torino, sarebbe come festeggiare la festa della GNOCCA e far salire sul palco Tiziano Ferro.

 

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