Ricordate il film con Dustin Hoffman e Tom Cruise?
Bene, il pezzo non parlerà di autismo, ma della mia personale esperienza da gamemaster del tennis: da quando sono gamemaster ho ideato tutta una serie di rituali per la danza della pioggia per lavorare di meno e bisogna ammettere che funzionano.
Non ci credete?
Andiamo a vedere gli ultimi tornei allora:
Varsavia: la pioggia ha tormentato tutto il torneo tanto che la finale è slittata al lunedì successivo e si era anche paventata l'ipotesi di non giocarla.
Berlino: gli organizzatori sono stati costretti a far giocare tenniste due volte nello stesso giorno (addirittura l'ora di inizio di una partita era stata schedulata ad "after a reasonable rest").
Poi la mia personale nuovletta fantozziana ha deciso di spostarsi a Roma, in concomitanza degli Internazionali d'Italia e visto che c'era ha fracassato i maroni anche ai ciclisti del giro (si ricordano cadute epiche).
Adesso Parigi e sono riuscito a coinvolgere nella mia personale lotta con l'acqua anche il torneo maschile. Oggi si sarebbero dovute concludere le partite del primo turno, ma tanto per cambiare: PIOGGIA!
Ma del resto si sa: torneo bagnato... torneo bagnato!