29/08 - Slanci, grugniti, strappi, denti digrignati, urla belluine: il sollevamento pesi dimostra tutta la sua primordialità, il fortius del motto olimpico, la forza fisica nella sua forma più istantanea e diretta.
Torneo dominato dalla Cina e dai paesi orientali (Thailandia, Iran) ed ex sovietici (mancava la Russia), come da tradizione. Per l'Italia una spedizione soddisfacente, nei limiti del consentito, con un sesto e un settimo posto: l'Europa è ai margini della disciplina, anche se il bronzo della spagnola Valentin Perez nella categoria fino a 75 kg risulta a sorpresa decisivo per il nostro gioco.
Proprio questo bronzino fa la differenza tra fosco (Haze76 Sollevamento) e VILOR nell'assegnazione dell'oro. Ben 14 su 15 gare le medaglie necessarie per la vittoria: ad otto ori ma con meno argenti anche il terzo classificato, il nostro sempre pacato birdy. Un oro che permette a fosco di agguantare il secondo posto del fantamedagliere generale.
Il sollevamento pesi va per noi in oblio per quattro anni, ci vediamo a Tokyo per un altra scorpacciata di medaglie asiatica.
BONUS: il sollevatore di Kiribati, David Katoatau, che ci vuole ricordare che per colpa nostra la sua tranquilla isola potrebbe presto scomparire tra i flutti. Pensiamoci.
cianfa88 (Claudio) - 29/08/16, 16:28
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Festa al bar
09/08 - L'oro del sollevamento pesi se lo dividono due personaggi spesso protagonisti sul nostro bar: il barista stesso srabadori ed il consumatore burik.
Per i nostri vincitori della medaglia d'oro ben undici medaglie in quindici gare, cinque ori, cinque argenti e un bronzo. Percorso dunque quasi perfetto per loro (o per l'oro?) che festeggeranno pagando da bere a tutti fino a fine anno (mi pare il minimo!). Il bronzo va a OrgoglioGr al quale sfugge una misera medaglia di bronzo che non gli consente di agguantare i primi due.
Nella realtà sono le nazioni asiatiche ad aver dominato il sollevamento pesi: per la Cina (pure qui...) ben cinque ori, per Vinokourov quattro ori, per la Corea del Nord tre ori. Una vittoria anche per Ucraina, Iran e Polonia. Nessun segno di vita per l'Italia, ma era ampiamente prevedibile.